domenica 29 novembre 2009

...di musica si vive/ di poesia si muore

Vinicio "Mr. Mall" Capossela e Vincenzo "Mr Pall" Costantino Chinaski si sfidano a colpi di versi in un ring poetico pongo sbronzo, tematiche care ad entrambi, a dire il vero un po' troppo pseudobeat et wannabebukowski per il mio gusto.
Chinaski in prosa non è malvagio, Vinicio, come suo solito si perde nel vaneggio e risulta, a tratti, ridondante e superfluo.
Tutto sta nel come lo si legge, questo libro: bisogna avere nelle orecchie le due voci dell'agone, le loro inflessioni così caratteristiche e icastiche, quel modo di masticarle, le parole.
Così sì che ha sapore questo libro, nell' "a voce alta" nel reading ubriaco ed estremo, con gli occhi sempre bassi e disperati dell'uno mentre si attorciglia la barba imbarazzata o nelle mosse massicce e macistiche dell'altro che cambia angolo del ring non appena cambia la prospettiva.
Ne rimane una Milano straniera e straniante, esterna, non vissuta, 'che è vero che è difficile chiamare un posto "il mio barrio" in questi luoghi; rimane un po' d'amaro, rimane, talvolta vita in pillole:
"Sapete, amici, io vorrei avere gli occhi azzurri per vedere più azzurro il mondo, ma purtroppo li ho marroni".
Ed è così nella solita vecchia Volvo e nell'affondamento del Cinastik che, a noi con questi Caronti da Chiavicone, è dato attraversare la "Moscova".

In clandestinità
Mr Pall incontra Mr Mall
Di Vinicio Capossela, Vincenzo Costantino
Feltrinelli, 2009