Milano sotto un acquazzone di malinconia che fa sentire la nostalgia mentre le cose ancora accadono, piove a Milano.
I tavoli dei Navigli hanno perso le tovaglie e rimangono lì nudo legno scuro come iridi di occhio troppo nero per essere fissato.
Piove a Milano e prima non pioveva aspetta che sia il momento giusto, Milano, per pioverti addosso tutte le lacrime che piangerai domani col sole pallido.
Piove a Milano, nel momento esatto in cui è necessario perdersi e non lo si fa per paura di non trovare il ritorno e no, i passanti da sotto agli ombrelli indicherebbero senz’altro la via più facile e noi, della via più facile, non ce ne facciamo niente, a Milano.
Le case di ringhiera si sciolgono per un contatto di ginocchia fintamente distratto, le guance si arrossano in attesa di una goccia di pioggia a mitigarne l’imbarazzo, così piove sulla Milano del grigio pallido.
I Navigli si gonfiano in un respiro affannoso che non riesce a star dietro ad un cuore che batte troppo veloce, piove a Milano in un effetto scenico da film in bianco e nero, piove in una Milano sorniona e ipnotizzata.
- E’ bella la pioggia.
- Sì, è bella.
E poi niente che tanto la circolare interna neanche si sente sferragliare quando piove, a Milano.
Dopo è necessario lanciarsi sotto l’acqua per sentire che ancora le mani ti appartengono e non le hai vendute in cambio di un happy hour, infatti dell’ora felice non importa a nessuno, ciò che conta è un contatto fugace.
Piove sulla Milano dei distratti ché l’ombrello è fatto per essere riposto nel fondo di borse troppo grandi e l’odore del bagnato sul cemento è già l’indicazione giusta di dove si sta andando, piove a Milano, finalmente.
Bisogna schivare le rotaie dei tram, e correre fianco a fianco alla porta Ticinese, quella nuova per fingere di bagnarsi di meno, come che smetta di piovere, a Milano.
E allora perdersi, tutt’intorno alla circonvallazione, vagare con la pelle d’oca e il sorriso dipinto mentre piove ancora e sempre ed è vietato parcheggiare quando piove, a Milano.
Andare senza meta e senza fermarsi, come che la pioggia e il traffico a Milano siano non solo compatibili ma anche belli.
Non ci si può accarezzare sotto la pioggia di Milano è concesso solo un abbraccio troppo veloce per ripararsi dall’acqua.
Mentre di nuovo si attende la pioggia.
Che un’altra volta piova, a Milano.
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